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2012-06-10T21:27:00+02:00

le velature nella pittura ad olio

Pubblicato da elmary

La velatura (in inglese glazing) è l’applicazione di un colore trasparente su uno strato pittorico ben asciutto. L’effetto è simile a quello che si ottiene interponendo tra occhio e oggetto un vetro colorato. Questo modo di mescolare i colori si chiama “mescolanza ottica” in contrapposizione al classico modo di mescolare i colori. 

 

Come dipingere con la tecnica delle velature nella Pittura ad Olio.
Foto da https://artintegrity.wordpress.com

La velatura è un metodo di applicazione del colore tipico della tecnica grasso su magro, particolarmente usato dagli antichi maestri fiamminghi e rinascimentali.

 

Cosa serve per eseguire una buona velatura?

  1. Innanzittutto l’uso di soli colori traspareti o semitrasparenti. Su ciascun tubetto di colore il grado di trasparenza è rappresentato da un rettangolo bianco (colore trasparente), nero (colore coprente), bianco e nero (colore semitrasparente).
    Come dipingere con la tecnica delle velature nella Pittura ad Olio.
    Ad esempio, partendo dalla nostra tavolozza dei colori completa i colori trasparenti e semitrasparenti sono: giallo indiano, terra di siena naturale, carminio permanente, terra di siena bruciata, verde vescica, blu cobalto, blu oltremare, blu cobalto, terra d’ombra bruciata. Quindi un giallo, rosso, verde, due blu (basterebbe anche uno solo) e alcuni colori di terra. Questa nuova tavolozza viene denominata “tavolozza trasparente”. In questa è possibile trovar altri colori trasparenti e semitrasparenti che, volendo, potete aggiungere alla vostra tavolozza trasparente.

 

  1. Non si utilizza il bianco che, tipicamente, è un colore opaco. Il bianco di zinco, in realtà, è un colore semitrasparente ma è preferibile non usarlo nelle velature. E’ possibile schiarire con bianco velature di colore già applicate ma mai mescolare quest’ultimo nel colore della velatura.
  2. E’ consigliabile usare un medium che asciughi in fretta visto che la tecnica grasso su magro è tendenzialmente lenta e spesso è necessario applicare più mani di velature. Nel nostro corso, visto che usiamo solo olio e trementina, ogni strato di colore avrà una quantità maggiore di olio e meno trementina. Non è il medium ideale per le velature da un punto di vista dei tempi di essiccazione, infatti molti artisti preferiscono usare medium come il Liquin che ha tutte le caratteristiche descritte sopra.
  3. Inizialmente le velature si stendono in maniera uniforme su intere aree per poi coprire aree sempre più piccole. Ad esempio, ad un albero si potrebbe applicare una velatura uniforme di verde vescica e poco nero fatto con terra d’ombra bruciata e blu oltremare su un underpainting di terra d’ombra bruciata. Successivamente si potrebbe rinforzare l’ombra con una velatura di verde vescica e blu oltremare.
  4. Evitare di fermarsi alle prime velature uniformi, l’effetto che si ottiene potrebbe essere quello di una foto monocromatica colorata. Non avere timore di sovrapporre più strati di velature.
  1. Nel mescolare colori per le velature bisogna ricordare che:
  2. colore trasparente + colore trasparente = colore trasparente
  3. colore semitrasparente+ colore trasparente = colore semitrasparente
  4. colore coprente+ colore trasparente = colore coprente
  5. colore coprente+ colore semitrasparente = colore coprente
  6. colore coprente+ colore coprente= colore coprente
  7. Quindi il bianco di titanio rende qualsiasi mescolanza opaca.
  8. La consistenza della velatura deve essere simile a quella dei colori acquarelli, ossia molto diluita.

Le velature sono particolarmente efficaci sulle aree in ombra visto che i colori trasparenti tendono a recedere. La fase in cui si applicano colori mediante velatura viene spesso chiamata “fase trasparente”, in contrapposizione alla “fase coprente” in cui si dipingono con colori opachi le aree in luce che dovranno invece avanzare nel dipinto.

Su web si dibatte molto sul fatto che la fase trasparente debba o no precedere quella coprente. Io credo che la polemica derivi dal fatto che le fasi trasparenti possono precedere o seguire la fase coprente. Ma andiamo per ordine. Dopo la fase di underpainting pensare di applicare su tutta la superficie tutti e soli colori coprenti non ha senso perchè si vanificherebbe il lavoro fatto in precedenza. Ha senso, invece, cominciare con una fase trasparente con stesura di tinte uniformi nelle aree dove abbiamo deciso di usare le velature (es. sulla vegetazione). L’uso di colori trasparenti gioverà alle aree in ombra visto che i colori trasparenti aiutano i piani a recedere e danno corpo ad essa. Finita questa fase trasparente ci può essere una fase coprente soprattutto per definire le aree in luce dove è necessario l’uso del bianco. Nel paesaggio, ad esempio, il cielo spesso si dipinge solo in fase coprente. Dopo la fase coprente molti artisti usano aggiustare piccole aree con le velature perchè magari i toni sono troppo accesi o perchè magari la tinta generale di quell’area tende troppo verso un dato colore. Caravaggio,dipingeva essenzialmente con la tecnica bagnato su bagnato su un underpainting monocromo bruno rossastro che traspariva nelle aree dei mezzitoni. Nelle fasi finali del suo lavoro spesso smorzava panneggi blu o verdi con velature di colore.

 

www.angoloarte.altervista.org

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