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fig.2 |
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fig.3
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fig.4
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fig.5
La statua è la quarta della serie di brillanti e innovativi sculture per Scipione Borghese raccolte nel Casino della villa sul Pincio, sulle quali si fondò la reputazione europea di
Bernini.
La datazione e l'ordinamento cronologico della statua all'interno dell'opera giovanile rimasero a lungo controverse, finché ltalo Faldi non poté chiarirle grazie ad un ritrovamento d'archivio: il mandato di pagamento a Bernini del 18 luglio 1623, dal quale si può dedurre che la statua era in quel momento in lavorazione'. Anche un aneddoto riferito dal figlio Domenico Bernini e da Baldinucci, secondo il quale il cardinale Maffeo Barberini (1568-1644 diventerà Papa il 6 agosto 1623 col nome di Urbano VIII, è il fondatore di Palazzo Barbernini avrebbe sorretto lo specchio a Bernini intento a foggiare il volto di David secondo le proprie fattezze, indica la prima metà dell'anno 1623. Baldinucci riferisce che la statua venne realizzata in soli sette mesi. Il 31 gennaio 1624 venne pagato il piedistallo, mentre al più tardi il 2 maggio 1624 la statua deve essersi trovata collocata su tale piedistallo, che è andato perduto. La posizione del David nello sviluppo artistico di Bernini si è con ciò chiarita: la statua è stata creata dopo il Ratto di Proserpina e contemporaneamente alla realizzazione del gruppo Apollo e Dafne, di cui sappiamo che era in lavorazione al più tardi nell'agosto 1622, che Bernini vi si dedicava ancora nel febbraio 1623, che ne interruppe momentaneamente l'esecuzione per dedicarsi al David e che la riprese però al più tardi nell'aprile 1624. Bernini ha realizzato de facto parallelamente le due opere forse più sorprendenti fra i suoi successi giovanili. Resta da chiarire se dalla contemporaneítà della loro realizzazione si possa concludere anche che fossero concepiti contenutisticamente come pendant.
La statua berniniana del David non è giunta a noi nel suo stato originario. La sua base è stata ingrandita e così privata del primitivo effetto illusionistico. La statua era collocata
originariamente contro una parete della "Stanza del Vaso", la prima sala del pian terreno del Casino. Il visitatore che entrava nella sala la scorgeva da sinistra, e Bernini ha studiato
la composizione soprattutto per questo punto di vista. Dalla torsione del corpo di Davíd verso questo lato risultava che il visitatore della sala coglieva un'intera serie di vedute
mirabilmente composte della statua, prima di poterne guadagnare la visione frontale.
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2011-08-19T18:14:00+02:00
David di Bernini
Era il cardinale Scipione che aveva commissionato la statua, scolpita tra il 1623 e 1624 da Gian Lorenzo Bernini all'epoca venticinquenne: David, armato soltanto di
fionda, affronta un gigante in armi, Golia. Per l'espressione del viso (fig.1) di questo giovane, contratto per lo sforzo, Bernini si sarebbe ispirato al proprio volto,
nei momenti della difficile lotta contro le durezze del marmo, armato dei suoi ferri. La corazza troppo grande, prestata a David dal re Saul prima del confronto, poggia per terra, come anche
l'arpa con la quale suonerà dopo la vittoria, strumento musicale che culmina in una testa d'aquila (fig.2) con riferimento alla casa Borghese.
Aperta è la questione relativa a quanti punti di vista principali siano stati voluti dallo scultore: il lato destro (fig.3) mostra il movimento di David, la sua falcata quasi un
salto nell'atto di tendere la fionda; visto di fronte (fig.4) c'è l'arresto, un attimo prima del lancio fatale, e nella vista d'obliquo (fig.5) sono presenti in
equilibrio ritmico elementi di passo e di posa.
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